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5 Marzo 2017
Admin_D.

Ci eravamo lasciati lo scorso settembre, con la determina provinciale  dove venivano autorizzati i lavori di modifica all’impianto della centrale ad olio vegetale di via Alessandro Volta.

A distanza di oltre sei mesi nulla si è mosso, nessun lavoro è stato eseguito, nessuna delle prescrizioni concordate è stata attuata nonostante la proprietà avesse contestato più volte i ritardi e avesse comunicato l’urgenza degli interventi.

Ebbene, pochi giorni fa, la Provincia di Bergamo ha comunicato al Comune, che la proprietà dell’impianto ha inoltrato l’ennesima istanza di modifica dell’impianto.

La richiesta, non lo nascondiamo, ci ha lasciato di sasso oltre che allibiti!

Dopo mesi e mesi di conferenze di servizio, un viaggio a Roma alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si riparte da capo?

La nuova modifica, consiste nella sostituzione del filtro depolveratore adottato lo scorso settembre con un “presunto” filtro più efficente.

Infatti il decantato filtro a ceramiche, che era la panacea di tutti i mali dell’impianto, viene sostituito da un semplice filtro a secco catalizzato, che secondo la proprietà risulta: meno costoso in termine di acquisto e di manutenzione, meno ingombrante  e meno soggetto ad usura.

La domanda sporge spontanea…. NON POTEVANO PENSARCI PRIMA???

Questo significa, che le Amministrazioni Comunale e Provinciale dovranno di nuovo sedersi ad un tavolo per discutere l’ennesima modifica.

Tempo e risorse che dovranno essere sottratte purtroppo ad altro e certamente più urgente ed impellente.

Tutto questo è ridicolo, non può essere che un impianto autorizzato nel 2011, continui senza freno, ad inoltrare modifiche non sostanziali, scomodando Provincia, Comune e tutti gli Enti interessati.

A questo si aggiunge una circostanza per noi grave e che il Sindaco ha già sollevato alla Provincia con una comunicazione ufficiale (clicca qui per leggere ALLA381594) l’impianto oggi potrebbe funzionare perchè avanti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato raggiunto un accordo tra le parti, la modifica richiesta altera quell’accordo e quindi servirebbe il consenso delle parti!

Non esiste che ciò che è stato concordato venga modificato unilaterlamente!

Ovviamente dal canto nostro, non ci faremo trovare impreparati, e come sempre, staremo fermi a dire a granvoce, che l’impianto si trova in un posto sbagliato e forse è il caso che l’imprenditore ne prenda atto!

PROGETTO CAVERNAGO