Il 29 maggio ’14 sarà ricordato a Cavernago per una serata eccezionale: nella sala Consiliare, gremita di cittadini, si è svolta l’ultima tappa del Percorso sulla Legalità iniziato con la marcia dei bambini delle elementari e conclusosi ieri sera con l’intervento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano Dott. Alberto Nobili.
Il Magistrato ha esposto con semplicità e chiarezza un concetto che fu di Platone: ” Lo Stato giusto è quello che rende giusti i cittadini, come singoli, ma facenti parte di un tutto”.
In sintesi tutti i cittadini sono attori del film della vita di una comunità e, così facendo, si squarcia il buio, che è l’habitat naturale in cui si annida la malavita e la mafia e si illuminano gli spazi che vengono invece occupati dalla gente per bene.
In armonia con questi concetti, la serata ha raggiunto il culmine con un concerto a quattro mani tenuto da due artiste sopraffine, Angela e Nicoletta Feola, che hanno eseguito, grazie alla San Michele Pianoforti (un’ eccellenza del nostro comune), le “Danze Ungheresi” di Brahms.
Durante il concerto c’è stato il tempo per riflettere, con l’ausilio della musica, su ciò che era stato detto dal Magistrato ed è risultato chiarissimo il parallelismo esistente tra Giustizia e Musica: l’armonia è l’equilibrio tra elementi opposti, la legge è un insieme di norme della giurisprudenza che tendono a regolarizzare elementi opposti. Se la giustizia non viene armonizzata non funziona, così come la musica.
Se vogliamo sconfiggere la mafia e la visione mafiosa della vita, abbiamo bisogno di momenti come quello di ieri che rafforzino nella comunità l’idea che la giustizia si attua nello Stato, se ognuno fa quello che gli compete. Lo Stato esiste solo se i singoli svolgono bene le proprie funzioni. La giustizia è dunque “fare ognuno ciò che gli compete” per il bene dello Stato, in armonia con gli altri.
L’intreccio tra giustizia e sviluppo percorre la storia dell’umanità nella sua perenne ricerca della “ARMONIA” (Leo Spitzer)