Non solo promesse ma fatti concreti!
Avevamo promesso che “Progetto Cavernago” avrebbe addottato la Carta di Pisa e così è stato!
Il nostro candidato Sindaco, Giuseppe Togni, ha sottoscritto pubblicamente, avanti al Segretario Comunale, il 18 aprile 2014 la Carta di Pisa (clicca qui per vedere il testo).
Ricordiamo che trattasi di un codice etico cui deve ispirarsi l’azione di un amministratore quando decide di sottoscrivere il documento.
Riportiamo di seguito solo alcuni articoli significativi:
5. Regali L’amministratore non può accettare per sé, congiunti, familiari o affini regali eccedenti il valore usuale dei doni scambiati in occasione di ricorrenze o festività, quantificato nella cifra massima di € 100 annui, da impiegati negli uffici, nei servizi, nelle società e nelle altre organizzazioni partecipate o controllate dal comune, ovvero da concessionari dell’ente o da gestori di pubblici servizi da esso affidati, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.), o che hanno domandato od ottenuto licenze e concessioni da essa nei 5 anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali l’amministratore abbia svolto una funzione decisionale o istruttoria. L’amministratore non accetta alcun tipo di vantaggio o altra utilità che sia indirettamente riconducibile a prestazioni erogate da detti uffici, servizi o organizzazioni;
6. Clientelismo L’amministratore deve astenersi dall’esercizio delle proprie funzioni o dall’utilizzo delle prerogative legate alla sua carica nell’interesse particolare di individui o di gruppi di individui, a detrimento dell’interesse generale.
7. Conflitto di interessi Sono considerate situazioni di conflitto di interessi:
a. la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto;
b. la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme;
c. la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado, ovvero di convivenza o di frequentazione assimilabili, di fatto, ai rapporti di coniugio, parentela o affinità, con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme.
d. l’appartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virtù della quale l’amministratore acquisisca un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa, anche nei casi in cui detta appartenenza non generi le incompatibilità previste dalla legge o da altre norme. In caso si realizzino situazioni di conflitto di interessi, anche qualora non vi sia un obbligo giuridico in tal senso, l’amministratore deve rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione.
Un atto concreto che indica chiaramente l’indirizzo che “PROGETTO CAVERNAGO” vuole dare alla gestione della cosa pubblica se sarà chiamato a governare il paese con le elezioni del 25/05/2014.
Articolo realizzato da
Daniele Taiocchi
PROGETTO CAVERNAGO